A Mirana Likar Bajželj il premio Lapis Histriae 2015
Alla 10a edizione del Concorso letterario internazionale per prosa breve Lapis Histriae 2015 sul tema LAVORO NERO erano pervenuti 137 racconti, in lingua croata, serba, slovena, bosniaca, italiana e montenegrina. Le opere spedite provenivano da numerosi paesi: Croazia, Serbia, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Italia, Montenegro, Germania, Francia e Gran Bretagna! La giuria del concorso letterario Lapis Histriae 2015 era composta da tre scrittori: Laura Marchig, Tea Tulić e Marko Sosič.
La giuria quest'anno ha deciso di assegnare il premio a Mirana Likar Bajželj (Lubiana) per il racconto Jutro zadnjega dne (Il mattino dell'ultimo giorno). La vincitrice è stata ospite del Forum Tomizza a Umago, il 22 maggio, dove le è stato consegnato ufficialmente il premio. La vincitrice ha ricevuto 8.000,00 kune (donazione dall'impresa SIPRO Srl di Umago) e l'artefatto dello scultore Ljubo de Karina.Argomentazione della giuria: "Il racconto Il mattino dell'ultimo giorno di Mirana Likar Bajželj è un raro esempio di incontro riuscito fra alta estetica letteraria e umanismo impegnato. Partendo da numerosi casi documentati e seguiti dai media di donne istriane che lavorano in nero come badanti per anziani in Italia, questo racconto ci introduce nella coscenza di una pensionata istriana, una badante, che a letto, in un corridoio di una di queste case italiane veglia, freme, s'inorridisce e si incoraggia, sperando di incontrare quanto prima i suoi nipoti e tornare a casa. L'autrice descrive in modo sublime e estremamente sensibile, con un linguaggio figurativo molto incisivo, il graduale crescendo della situazione di angoscia del personaggio principale. Il mattino dell'ultimo giorno è un racconto di estrema delicatezza, la cui ricca espressività seduce il lettore, stimolandolo ad immedesimarsi con la drammatica ovvero tragica impotenza e pessima tutela delle donne che svolgono queso tipo di lavoro."
Mirana Likar Bajželj è nata nel 1961 a Novo Mesto. Si è laureata in Biblioteconomia e Lingua e letteratura slovena alla Facoltà di Lettere a Lubiana, città in cui vive tutt'ora e dove lavora come insegnante di lingua slovena. Pubblica racconti brevi dal 2006, anno in cui riceve anche il premio Onino pero, nel concorso per miglior prosa breve dell'anno, organizzata dalla rivista Ona, del quotidiano Delo. Nel 2007 vince il primo premio al festival dei giovani letterati Urška. La sua prima raccolta di prosa breve Sobotne zgodbe (Cankarjeva založba, 2009 ) è stata nominata come miglior raccolta esordiente dell'anno ed ha concorso due volte per il Premio Fabula. La redazione del quotidiano Delo ha annoverato la sua seconda raccolta di prosa breve Sedem besed (LUD Literatura, 2012) fra i cinque libri più influenti dell'anno corrente in Slovenia. Il racconto Nadin prt, facente parte della seconda raccolta, è stato inserito nell'antalogia americana Best European Fiction 2013 (Dalkey Arhive Press),redatta da Aleksandar Hemon.
I racconti entrati in finale erano: Burza di Igor Eškinja (Sv. Filip i Jakov), Gangsteri u zavičajnom muzeju di Davor Ivankovac (Nuštar), Steelworker di Srđan Srdić (Kikinda), Potkrovlje moga bivstva di Ivana Mitrović Cvetanović (Belgrado), Kučence di Bojan Todorović (Šabac).
Nella raccolta di racconti Lapis Histriae 2015, la cui pubblicazione è prevista a fine anno, figureranno anche i seguenti racconti: Priča di Vojislav Voki Erceg (Banja Luka), Gang of three di Đorđe Majstorović (Novi Sad), Youssouf Konaté di Marko Gregur (Koprivnica), Ana di Manka Kremenšek Križman (Lubiana), Ahmedove ruke di Fuad Hrustić (Gradačac), Ante Gardaš di Mima Juračak (Sisak) i Vite in nero di Mauro Barbetti (Osimo).